Uomo politico romano. Fu
prefetto del pretorio sotto Tiberio, del quale fu favorito, specie dopo la morte
del figlio, Druso (23), della quale
S. fu probabilmente responsabile. Con
l'isolamento dell'imperatore a Capri (27),
S. cercò di acquisire
sempre maggior potere nella speranza di succedere a Tiberio: fece uccidere i
suoi avversari Nerone, Druso e Agrippina, figli e vedova di Germanico, ma venne
fermato dall'imperatore stesso che, nel 31, lo denunciò ordinandone la
cattura e la condanna a morte. Insieme a lui vennero giustiziati i tre figli
avuti dalla moglie Apicata (m. 31).